Gesù e il Giudaismo

Gesù e il giudaismo
Passando oltre il confine
Serramazzoni 2006, ss.135

 

Opis

Czytelnik ewangelii i innych pism Nowego Testamentu zdaje sobie sprawę, że księgi te nie powstały w oderwaniu od świata religii żydowskiej I w. po Chr. Środowisko judaizmu stanowi historyczne tło Nowego Przymierza; tło, którego w chrześcijańskich badaniach biblijnych zbagatelizować nie można. Prezentacja judaizmu początków ery chrześcijańskiej, jego instytucji, wierzeń i praktyk religijnych, może posłużyć głębszemu zrozumieniu tekstów zarówno Starego, jak i Nowego Testamentu. Oprócz samej Biblii, materiałem źródłowym do tych rozważań stały się księgi mocno osadzone w omawianej epoce, bądź przez czas ich powstania, bądź przez zagadnienia w nich poruszane. Ich treść dostarcza materiału do analizy zasadniczych zagadnień judaizmu, żywotnych w czasach Jezusa. Omawiając relację „Jezus – judaizm”, autor czyni to w oparciu o wybrane perykopy (Mk 7,24-30; Dz 4,25-31; Mk 15,33-39), a także o wzmianki o Jezusie w literaturze żydowskiej pierwszych wieków.

 

Spis treści

Introduzione

I. Nel cuore di giudaismo: Gesu prega nelle sinagoghe

II. Passando oltre il confine terreste: la missione fra i pagani

III. Passando oltre il confine celeste: il cielo aperto per tutti

IV. Giudaismo ufficiale e la Chiesa che nasce: la preghiera nelle persecuzioni

V. Gesu agli ochhi dei giudei: Testimonium flavianum, Shemoneh Esreh, Talmud

Conlusione

Bibliografia

Indice

 

Nota in italiano

Negli ultimi anni la relazione 'Gesù – giudaismo’ attira l’interesse di molti studiosi, sia cristiani che di provenienza ebraica. Ognuna di queste opere presenta un approcio leggermente diverso rispetto alle altre, mettendo in rilievo i diversi aspetti dell’atteggiamento di Gesù veso la religione del suo popolo, studiando questa problematica da diversi punti di vista. Il lavoro che vogliamo presentare ai nostri lettori contiene cinque schizzi letterari. Anche se scritti separatamente, messi tutti assieme compongono un mosaico che presenta la persona di Gesù ebreo che apre la strada alla salvezza anche ai pagani.

La vita degli ebrei che abitavano fuori Gerusalemme ai tempi di Gesù era legata alla sinagoga. Anche Gesù, come pio ebreo, frequentava la sinagoga. Di questo fatto abbiamo molte testimonianze nei vangeli. Il primo capitolo descrive la funzione religiosa e sociale dell’istituzione sinaogale nel primo secolo. Spesso si dice che la missione storica di Gesù fosse stata limitata a Israele. I vangeli contengono però i racconti su Gesù come figlio di Dio che va oltre il confine d’Israele e si rivolge con il suo insegnamento e con la sua potestà ai pagani compiendo miracoli per loro.Uno di questi brani, il racconto della donna sirofnicia e della sua figlia tormentata da un demonio (Mc 7,24-30), è stato oggeetto di studio nel capitolo secondo.

Dal punto di vista teologico non meno importante è il capitolo terzo, dove viene presentato il significato del simbolo del velo nel Tempio, che si squarciò mentre Gesù moriva sulla croce (Mc 15,33-39). La presenza di Dio, divina Shekinah, non è più racchiusa nel Santo dei Santi del Tempio: il velo del santuario viene squarciato. Dio esce fuori per invitare tutti alla salvezza; per far capire a tutti – sia ebrei, sia pagani – che il cielo è aperto per quelli che ricevono con fede il frutto della morte e rissurezione di Gesù. I continuatori della missione terrena di Gesù, i suoi seguaci e discepoli radunati nella prima comunità cristiana a Gerusalemme, soffrivano le persecuzioni da parte delle autorità religiose e statali. La tensione fra gli ebrei e i cristiani era forte nei primi anni dopo la morte di Cristo, soprattutto nel periodo in cui la Chiesa non era ancora definitivamente separata dal giudaismo. Il capitolo quarto presenta la dimensione teologica della preghiera dei discepoli ai tempi della persecuzione (Atti 4,23-31). L’ultima parte di questo lavoro presenta testimonianze extra-bibliche dei giudei sulla persona di Gesù. Vengono messi in rilievo il cosidetto Testimonium flavianum, una parte della preghiera „Diciotto Benedizioni” e alcuni passi del Talmud.